Consiglio Europeo: adozione del Regolamento Antiriciclaggio, della VI Direttiva e dell’AMLA

Nella giornata di ieri, giovedì 30 maggio, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un nuovo pacchetto di regole antiriciclaggio composto da tre documenti: il Regolamento Antiriciclaggio, la VI Direttiva e l’istituzione dell’Anti-Money Laundering Authority (AMLA).

Con il nuovo pacchetto, il regolamento sarà direttamente applicabile, mentre la direttiva si occuperà dell’organizzazione delle autorità nazionali competenti nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CFT). Questo regolamento armonizza per la prima volta le regole antiriciclaggio in tutta l’UE.

Il nuovo regolamento estende le norme antiriciclaggio a nuovi soggetti obbligati, come gran parte del settore delle criptovalute, i commercianti di beni di lusso, i club di calcio e gli agenti sportivi. Inoltre, prevede requisiti più stringenti di due diligence e regola la titolarità effettiva.

La direttiva modificherà l’organizzazione dei sistemi nazionali antiriciclaggio, stabilendo regole chiare su come le unità di informazione finanziaria (UIF) e i supervisori collaboreranno.

È stata istituita una nuova Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, che avrà poteri di supervisione diretti e indiretti sugli enti ad alto rischio nel settore finanziario.

Data la natura transfrontaliera del crimine finanziario, la nuova autorità aumenterà l’efficienza del quadro AML/CFT, creando un meccanismo integrato con i supervisori nazionali per garantire che i soggetti obbligati rispettino le obbligazioni AML/CFT.

Prossimi Passi

Questo rappresenta l’ultimo passo della procedura di adozione. I testi saranno ora pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore. Le nuove regole, più rigide, rafforzeranno i nostri sistemi nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. L’AMLA supervisionerà il lavoro dei soggetti coinvolti e inizierà le sue operazioni a metà del 2025, tre anni dopo l’entrata in vigore delle nuove norme. Gli Stati membri avranno due anni per recepire alcune parti della direttiva AML e tre anni per altre.

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